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Anticipazione TFR: cos’è, quando si può richiedere e come funziona

L’anticipazione del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è un diritto previsto per i lavoratori dipendenti che, in particolari circostanze, possono ottenere una parte della somma accantonata durante il rapporto di lavoro prima della cessazione del contratto.

Regolata dall’art. 2120 del Codice Civile, questa misura consente di accedere a una liquidità anticipata per esigenze personali o familiari rilevanti, ma con limiti ben precisi e condizioni da rispettare.


Cos’è il TFR e in cosa consiste l’anticipazione

Il TFR è una quota di retribuzione che il datore di lavoro accantona annualmente e che viene corrisposta al lavoratore alla fine del rapporto di lavoro, salvo richiesta anticipata. L’anticipazione del TFR permette di ottenere fino al 70% dell’importo maturato, ma solo una volta nella vita lavorativa presso lo stesso datore e solo in presenza di motivi specifici previsti dalla legge.


Quando si può richiedere l’anticipazione del TFR

L’anticipazione del TFR può essere richiesta per le seguenti finalità ammesse dalla normativa:

  • Spese sanitarie straordinarie per terapie o interventi riconosciuti da strutture pubbliche;
  • Acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli;
  • Spese durante il congedo parentale, per esigenze familiari;
  • Formazione continua e aggiornamento professionale documentato.

Requisiti per ottenere l’anticipazione del TFR

Per poter accedere all’anticipazione del TFR, è necessario che il lavoratore soddisfi le seguenti condizioni:

  • Anzianità lavorativa minima di 8 anni presso lo stesso datore di lavoro;
  • Una sola richiesta possibile durante l’intero rapporto di lavoro;
  • Limiti aziendali: l’azienda può concedere anticipazioni solo entro il 10% degli aventi diritto ogni anno e comunque non oltre il 4% del totale dei dipendenti.

L’accoglimento della richiesta è subordinato alla valutazione del datore di lavoro, anche in base alla capienza e disponibilità aziendale.


Tassazione dell’anticipazione TFR

L’importo erogato in anticipo è soggetto a tassazione separata, come previsto dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). L’aliquota applicata si calcola in base alla media dei redditi degli ultimi cinque anni, e può essere meno conveniente rispetto alla tassazione applicata sul TFR alla fine del rapporto.


QUIR: Quota Integrativa della Retribuzione

Dal 1° marzo 2015, i lavoratori dipendenti del settore privato con almeno 6 mesi di anzianità presso la stessa azienda possono optare per la QUIR (Quota Maturanda del TFR come parte integrativa della retribuzione). In questo caso:

  • Una parte del TFR viene erogata mensilmente in busta paga;
  • È soggetta a tassazione ordinaria, quindi con impatto fiscale maggiore;
  • È una scelta revocabile, ma vincolante fino a fine anno.

Vantaggi e svantaggi dell’anticipazione del TFR

Vantaggi:

  • Accesso a un sostegno economico per spese importanti e urgenti;
  • Possibilità di anticipare investimenti, come l’acquisto della prima casa;
  • Strumento utile in situazioni documentate di bisogno personale o familiare.

Svantaggi:

  • Riduzione del montante TFR finale alla cessazione del rapporto;
  • Tassazione separata che può risultare più onerosa;
  • Possibilità di richiederla una sola volta per tutta la durata del contratto.

Come richiedere l’anticipazione del TFR

Per accedere all’anticipazione del TFR è necessario:

  1. Presentare domanda scritta al datore di lavoro, specificando la motivazione;
  2. Allegare la documentazione giustificativa, come:
    • certificazione ASL per spese sanitarie,
    • atto notarile o preliminare per l’acquisto della prima casa,
    • documentazione del corso di formazione;
  3. Attendere l’approvazione, che dipende anche dai limiti numerici stabiliti dalla legge e dalle condizioni aziendali.