
Il modello Unilav è uno degli adempimenti fondamentali per le aziende italiane. Si tratta della comunicazione obbligatoria telematica che il datore di lavoro deve inviare per ogni nuova assunzione, proroga, trasformazione o cessazione del rapporto di lavoro.
Per le imprese, conoscere le regole e le tempistiche del modello Unilav è essenziale per evitare sanzioni e garantire la piena regolarità dei rapporti di lavoro.
Che cos’è il modello Unilav e a cosa serve
Il modello Unilav (Comunicazione Obbligatoria Unificato Lav) è stato introdotto dal Decreto Interministeriale 30 ottobre 2007 per semplificare gli adempimenti dei datori di lavoro.
Con un’unica trasmissione telematica, l’azienda comunica in contemporanea a:
- Centro per l’Impiego competente,
- INPS,
- INAIL,
- Ispettorato del Lavoro
tutte le informazioni relative all’instaurazione o alla variazione di un rapporto di lavoro.
Quando è obbligatorio il modello Unilav
Ogni azienda deve inviare il modello Unilav nei seguenti casi previsti dalla normativa:
- Assunzione di un nuovo dipendente, anche a tempo determinato.
- Proroga di un contratto a termine o di collaborazione coordinata e continuativa.
- Trasformazione del contratto (es. da part-time a full-time o da determinato a indeterminato).
- Cessazione del rapporto (licenziamento, dimissioni o scadenza contratto).
- Distacco o trasferimento del lavoratore in altra sede o società del gruppo.
Sono escluse alcune categorie particolari (es. lavoratori domestici o autonomi non assimilabili), che seguono procedure dedicate presso INPS o altri enti competenti.
Tempistiche modello Unilav: entro quando inviare la comunicazione
Rispettare le scadenze è obbligatorio per evitare sanzioni.
Ecco i termini previsti dalla legge:
Tipo di evento | Termine per l’invio |
Assunzione | Entro le ore 24 del giorno precedente l’inizio del rapporto di lavoro |
Proroga / Trasformazione / Distacco | Entro 5 giorni dall’evento |
Cessazione del rapporto | Entro 5 giorni dalla data di cessazione |
Se il sistema informatico regionale non è operativo, è possibile inviare una comunicazione d’urgenza tramite il modello UniUrg, da regolarizzare appena possibile.
Come compilare correttamente il modello Unilav
Il modello Unilav è composto da diverse sezioni (“quadri”), ognuna dedicata a specifici dati:
1. Dati del datore di lavoro
- Codice fiscale e ragione sociale
- Codice ATECO e sede legale
- Sede operativa e contatti
2. Dati del lavoratore
- Nome, cognome e codice fiscale
- Data e luogo di nascita, cittadinanza
- Domicilio e titolo di studio
- Permesso di soggiorno (se applicabile)
3. Dati del rapporto di lavoro
- Data di inizio e fine rapporto
- Tipologia contrattuale e orario settimanale
- CCNL applicato, livello, retribuzione
- Ente previdenziale e codice INAIL / PAT
4. Dati dell’intermediario
Se la comunicazione è inviata da un consulente del lavoro o altro delegato abilitato, devono essere indicati i dati del soggetto trasmittente.
Fonte: INPS – Moduli di Comunicazione
Come si invia il modello Unilav
L’invio del modello Unilav avviene esclusivamente in modalità telematica tramite il portale regionale delle Comunicazioni Obbligatorie (CO) o tramite il sistema nazionale ClicLavoro.
Le imprese possono procedere in due modi:
- Direttamente, se accreditate con SPID, CIE o CNS.
- Tramite un intermediario abilitato, come un consulente del lavoro o un’agenzia per il lavoro.
Dopo l’invio, il sistema genera una ricevuta elettronica, che costituisce prova legale dell’adempimento. Tale documento va conservato per eventuali verifiche o controlli ispettivi.
Novità 2025 sul modello Unilav: aggiornamenti e nuove regole
Nel 2025 sono stati introdotti aggiornamenti tecnici e normativi che le aziende devono conoscere:
- Nuovi codici qualifica professionale (CP2021) in sostituzione dei vecchi CP2011, obbligatori nei sistemi regionali CO dal 2 aprile 2025.
- Accesso con SPID e CIE al portale delle Comunicazioni Obbligatorie, senza necessità di ulteriori accreditamenti.
- Estensione del modello Unilav anche ad alcune prestazioni agricole occasionali, introdotta con la Legge di Bilancio 2023.
- Possibilità di accentramento regionale delle comunicazioni per aziende con sedi in più regioni.
Buone pratiche per le aziende: come gestire l’Unilav in modo efficiente
Per garantire la piena regolarità e ridurre i rischi di errore, le aziende dovrebbero:
- Definire una procedura interna di raccolta dati prima dell’assunzione.
- Verificare l’allineamento dei dati aziendali (CF, sede, ATECO) con quelli registrati presso INPS e CCIAA.
- Monitorare i portali regionali per eventuali aggiornamenti o sospensioni del servizio.
- Archiviare digitalmente le ricevute Unilav per almeno cinque anni.
- Utilizzare software gestionali compatibili con i formati XML dei sistemi CO.